giovedì 20 ottobre 2011

Arrosto di manzo con salsa delicata


Oggi qui DILUVIA!!!! Odio i diluvi, soprattutto quando durano troppo ed io devo fare mille giri...sono già zuppa fradicia! Odio l'umidità che caratterizza questa città (per il resto stupenda ;-))), che ti entra nelle ossa, ti rovina la piega e che ti fa rabbrividire anche quando ci sono 15 gradi e tu sei vestita non a doppio, ne a triplo, ma bensì a quadruplo strato! ;-)
Ma amo il freddo, anche se preferisco quello "secco" delle mie parti...adoro i guanti e le sciarpe, il conforto di rientrare in casa, una  tazza di tea o una cioccolata calda per ripristinare la temperatura corporea, le caldarroste mangiate per strada, che scaldano le mani, il buio delle sei, con le finestre delle case illuminate e mille altre cose...

La ricetta di oggi, è un esperimento, nato per caso ma riuscito benissimo...niente di trascendentale, ma i sapori e i profumi che sprigiona sono semplicemente favolosi...provatelo! Da sicuramente molto conforto in giornate come questa ;-)


Arrosto di manzo con salsa delicata (dosi per 2-3)
600 gr di polpa di manzo
2 cipolle bianche grandi
mezzo bicchiere di vino rosso, preferibilmente un Barolo
1 spicchio d'aglio
3-4 cucchiai d'olio
2 bicchieri di brodo di manzo
aromi misti tritati: rosmarino, salvia, ginepro, alloro e timo 
2 cucchiai di panna 
sale e pepe


Velate il fondo della pentola a pressione con l'olio EVO e rosolate bene la carne su tutti i lati. Nel frattempo affettate le cipolle finemente. Quando la carne é abbastanza rosolata, aggiungete lo spicchio d'aglio, le cipolle e gli aromi e salate e rosolate ancora per qualche minuto. Sfumate con il vino rosso e lasciate evaporare. Aggiungete il brodo e chiudete la pentola a pressione. A partire dal fischio, cuocete su fiamma medio-alta per 35 minuti. Fate raffreddare la carne e tagliatela a fettine. Togliete lo spicchio d'aglio e passate il sugo di cottura con il mixer ad immersione. Fate restringere la salsa per 5-10 minuti. Aggiungete i due cucchiai di panna, la salsa deve risultare abbastanza densa. Rimettete le fettine di carne nella pentola, scaldate e servitele irrorandole con la salsa. LA SCARPETTA E' INEVITABILE ;-)))))

domenica 16 ottobre 2011

WBD: piccoli pani di segale con prugne e noci




Oggi in tutto il mondo si festeggia il World Bread Day, per la precisione siamo alla 6. edizione! 
E come potevo non accogliere l'invito di di Zorra di preparare un pane per questo giorno speciale, un alimento che qui diamo per scontato, che non manca mia sulle nostre tavole, ma non su tutte. Riflettiamoci! 
Bake Bread for World Bread Day 2011


Piccoli pani di segale con prugne e noci (dosi per ca. 5 panini)
400 gr di farina di segale
100 gr di farina 0
1 cubetto (25 gr) di lievito di birra
1 cucchiaio di olio di oliva extravergine
200 ml di acqua
1-2 prugne (potete usare anche quelle secche, in tal caso raddoppiate la dose ) 

5-6 gherigli di noce
7 gr di sale

1 cucchiaino di miele millefiori


Setacciate le due farine e formate una fontana. Sciogliete il miele nell'acqua e mettetela al centro della fontana insieme all'olio, spargete invece il sale sui bordi. Impastate bene (io ho usato la planetaria) e fate riposare l'impasto per 30 minuti. 
Nel frattempo tritate i gherigli  e tagliate le prugne a dadini. Aggiungete le noci e le prugne all'impasto (dopo che ha riposato) e fate lievitare per 40 minuti in un luogo caldo. Con le mani bagnate formate delle pagnottelle rotonde o dei piccoli pani rettangolari e spennellateli con una soluzione di acqua e olio. Disponeteli su una teglia da forno imburrata e cuocete in forno per 20-25 minuti.
Ottimo per la colazione.  


venerdì 14 ottobre 2011

Il riciclo della ricetta...



Lo so, lo so...quest ricetta/foto ve l'ho gia' propinata...ma non riesco a prepararne una in tempo e questa secondo me è la ricetta più glossy che ho ;-)))) E poi permettetemelo come "indennizzo" per la mancata partecipazione di questa ricetta al contest di About Food (ve lo ricordate? No? vi rinfresco la memoria qui)...quindi abbiate pietà di me ;-)))) E poi, vi era piaciuta tanto, o no? Magari qualcuno se l'è persa...e poi adesso i finferli si trovano ancora...ok, la smetto!!! Ormai il danno è fatto!!! Ho riciclato questa ricetta...tanto poi i canederli sono già di per sè un piatto del riciclo :-))))

Quest'idea di fingerfood l'ho sfruttata tante altre volte e devo dire che ha sempre il suo successo con i commensali...e poi ovviamente non c'è pallina tanto versatile quanto il canederlo: potete farlo con tutto il pane che volete (vi consiglio anche quello nero di segale) e potete metterci tutto quello che volete...sbizzarritevi!!!

Intanto partecipo al bellissimo contest della mia amica Leda, Glossy Food e vi auguro un buon weekend!!! ;-))) 

about food
Canederli finferli, pachino e cipolla di Tropea (fingerfood-style)
Per le regole auree sul come fare i canederli, vi rimando qui ;-)
400 gr di pane raffermo
500 gr di finferli
1 spicchio d'aglio
10 pomodorini pachino
3 uova
250 ml di latte
1 cucchiaio di prezzemolo
1 cucchiaio di erba cipollina 
eventualmente un pò di farina 
1 noce di burro
olio EVO
sale qb
Tagliate il pane a cubetti piccoli e versateci sopra il latte tiepido. Tritate la cipolla e fatela appassire nel burro (tenete poi da parte la padella). Strizzate un pò il pane e aggiungete la cipolla, il prezzemolo, l'erba cipollina, il sale, le uova. Amalgamate il tutto e fate riposare. Nel frattempo pulite i funghi e tagliateli a pezzettini piccoli. Saltateli in padella con lo spicchio d'aglio e poco olio per qualche minuto a fiamma vivace, poi abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e cuocete per 5 minuti. Tagliate i pomodorini a pezzetti piccoli e asciugateli bene con della carta da cucina. Aggiungete i finferli e i pomodorini all'impasto e se necessario aggiungete un pò di farina. Mescolate bene con le mani, bagnatele  con acqua fredda e formate dei piccoli canederli (ca. 4 cm di diametro). Cuoceteli in abbondante acqua salata, finché non vengono a galla (ca. 8-10 minuti). Abbrustoliteli nella padella che avete tenuto da parte e servite come fingerfood. 

P.S: Ricordatevi che domenica, 16 ottobre è il World Bread Day...quindi BUONA PANIFICAZIONE!!!! ;-)))))

mercoledì 12 ottobre 2011

Omelette al prezzemolo con finferli e fontina


Sono quasi sempre di corsa, faccio lo slalom tra bioimmagini, pulizie di casa, spesa e varie quotidianità, combatto pure il primo mal di gola a suon di sciarpe e the caldo, ma ho trovato un po' di tempo per il pranzo di oggi e ovviamente il post di oggi...della serie cucina-fotografa-mangia-photoscioppa-posta! Ma quanti funghi ci sono???? Qui le bancarelle del mercato sono piene: finferli, pioppini e super-porcini e quindi perché non approfittare della generosità del bosco e farne una bella scorta? Io ne ho presi tanti, li ho puliti, tagliati e congelati, così poi ne ho per un po' ;-)))) Penso di essere funghi-addicted, non so mi piacciono con tutto: riso, pasta, canederli, vellutata, scaloppine, spezzatino...pure crudi (avete mai assaggiato un carpaccio di porcini???? Cosa divina!!!)...oggi pero' tocca all'omelette:

Omelette al prezzempolo con finferli e fontina (dosi per 2 omelette)

300 gr di finferli
1 spicchio d'aglio
60 gr di fontina
2 uova
foglie di prezzemolo qb
sale e pepe
olio EVO
un velo di burro per la padella

Pulite i funghi e tagliateli a tocchetti. Saltateli in padella con un po' d'olio e uno spicchio d'aglio (ca. 10 minuti). Salateli. Nel frattempo montate a neve i bianchi con un pizzico di sale e sbattete i rossi con un po' di sale e pepe e qualche foglia di prezzemolo intera. Aggiungete i rossi ai bianchi, mescolando dall'alto verso il basso, ma in modo che il composto non sia proprio uniformemente amalgamato. Ungete una padella con un po' del burro e quando sarà calda, versate il composto di uova, facendo attenzione che le foglie di prezzemolo si distribuiscano. Cuocete l'omelette su entrambi i lati (a me piace ben cotta, ma c'è chi la ama "baveuse" ;-))))) Farcitela con la fontina, e i finferli. Se necessario salate e pepate ancora. Accompagnata da una bella insalata...ed il mio pranzo di oggi è pronto!

lunedì 10 ottobre 2011

Benvenuto autunno!


Avete visto che la danza della pioggia ha funzionato ;-))))) Ha piovuto mezza giornata e finalmente è arrivato l'autunnoooooooooooooo!!!! Sono troppo felice: in questo weekend mi sono cimentata nel cambio di stagione, mi sono messa i primi collant ;-), ho fatto lunghe passeggiate, ho comprato le patate dolci, tipiche di questo periodo e ho fantasticato su come utilizzarle...any ideas??? Sicuramente ci farò gli gnocchi...
E poi ovviamente per dare il benvenuto alla mia stagione preferita, complice l'abbassamento drastico di temperatura, ho preparato una corroborante vellutata di zucca, per la "gioia" del LUI...è andata più o meno così:

io: Ti va bene se faccio la vellutata di zucca stasera?
lui: mmmmhhhh...insomma.
io: come, non ti piace? [so esattamente che mangia le mie zuppette/minestre/vellutate verdurose solo per farmi contenta...ma faccio la finta-tonta ;-))))]
lui: bella merda!!! [passatemela...ha detto proprio così!!!!]

Per fortuna che ci sono mia mamma e mia sorella, alle quali l'avevo fatta lo scorso weekend, quando ero tornata per la festa del pane e che si sono leccate piatto, cucchiaio e pure baffi...e che appunto hanno apprezzato la "raffinatezza" di questi abbinamenti, anche in una semplice vellutata ;-) 

E' andata a finire che a lui ho preparato una bistecca e io mi sono mangiata la mia vellutata di zucca, bella fumante e buonissima...poi lui la vede:
lui: pero', sembra buona!
io: la vuoi assaggiare? [lo sapevo!!!]
lui: si, ma solo con lo speck!

assaggia...[io sguardo trionfante del tipo...te l'avevo detto ;-))))]

io: allora?
lui: pero'...niente male! buona!
Bhe, è pur sempre una piccola conquista: da bella merda...a...pero', niente male! buona! Facciamo progressi!!!!! La prossima volta niente bistecca ;-)))


Vellutata di zucca e yogurt con striscioline di Speck di montagna (dosi per 2)
500 gr di zucca (pesata già pulita)
500 ml di brodo di verdura (fatto con acqua, 1 carota, 1 costa di sedano e mezza cipolla)
1/2 cipolla 
1 fetta spessa di speck di montagna (molto pregiato, ha un gusto leggermente più affumicato di quello classico, secondo me)
150 gr di yogurt intero altoatesino (in alternativa vi consiglio quello greco)
1 pizzico di noce moscata
olio extravergine d'oliva
sale & pepe

Pulite la zucca, pesatene mezzo kg e tagliatela a cubetti. Affettate la cipolla sottilmente e fatela appassire in un fondo d'olio EVO in una pentola abbastanza capiente. Aggiungete la zucca, fate insaporire per qualche minuto. Coprite poi con il brodo caldo e portate a cottura (a seconda della varietà della zucca ci vorranno ca. 10-15 minuti). Passate tutto con il mixer ad immersione in modo da ottenere una crema. Aggiungete 3/4 dello yogurt, mescolando bene e fate andare a fuoco lento ancora per 1-2 minuti. Salate e pepate. Nel frattempo tagliate lo speck di montagna a striscioline e fatelo saltare in padella per renderlo croccante. Impiattate, decorate con una quenelle di yogurt e con lo speck di montagna. 




Con questa ricetta partecipo al contest di Menta Piperita & co. e di Farina, Lievito e Fantasia.

about food

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giovedì 6 ottobre 2011

Orata croccante con finocchi glassati all'aceto balsamico


Lo dico apertamente...sono stufa di questo caldo!!! Ma si possono avere 30 gradi ad ottobre???? So che a qualcuno il caldo piace, anche a me piace l'estate, ma l'autunno deve essere autunno...come fa uno a mangiarsi corroboranti zuppe e castagne arrosto con sto caldo???? UFFA!!! Confido per una volta almeno nelle previsioni meteo, che c'azzeccassero almeno questa volta ;-) E se la mia danza della pioggia funziona (alcuni miei amici sostengono che ho poteri strani, tipo da megiera...bha!!! ;-)))), domani dovrebbe gocciolare un po', quindi rinfrescarsi, per poi tornare bello, ma con temperature decisamente miti...e quindi potrebbe finalmente cominciare il tempo delle castagne...sono settimane ormai che spulcio ricette da fare con le castagne e non vedo l'ora di metterle in pratica ;-)))) A tal proposito mi è venuto in contro anche l'ultimo numero de "La cucina italiana", pieno zeppo di bellissime ricette autunnali, fonti di forte ispirazione, per la sottoscritta...quella della copertina è spettacolare...per non parlare poi dell'ultimo numero di About Food...questa volta Leda e Claudia si sono veramente superate!!! Queste qui mica scherzano, sapete? Le ricette sono tutte interessantissime, ma quella di pag. 45 è veramente speciale, che dite???? ;-)))) He he he!!! Se non l'avete ancora scaricato/sfogliatelo...mannaggia a voi! FATELO S-U-B-I-T-O... 



Ah, dimenticavo la ricetta di oggi...semplice/veloce/abbastanza sana e gustosa ;-)


Orata croccante con finocchi glassati all'aceto balsamico (dosi per 2-3 persone)
3-4 filetti di orata
1 finocchio
3-4 cucchiai di aceto balsamico (io ho usato quello tradizionale di Modena DOP)
3-4 noci di burro
sale e pepe
finocchietto 

Sciogliete 2 noci di burro in una padella e rosolate bene i filetti di orata su entrambi i lati, in modo che la pelle risulti bella croccante e leggermente brunita. Contemporaneamente lavate il finocchio e tagliatelo a pezzi grossolanamente. In un'altra padella sciogliete il restante burro (o potete usare dell'olio se preferite), saltate il finocchio per qualche minuto, aggiungete l'aceto balsamico, fate caramellare e togliete dal fuoco. Salate e pepate sia l'orata che i finocchi, impiattate e guarnite con qualche rametto di finocchietto. 
Il tutto in 10 (velocissimi) minuti ;-) 


lunedì 3 ottobre 2011

un giro al mercato del pane e dello Strudel...


Vi avevo raccontato che avrei fatto un salto al mercato del pane e dello strudel a Bressanone, una manifestazione bellissima e molto ben organizzata. Devo dire che sono rimasta molto impressionata dall'affluenza turistica, incentivata sicuramente anche dal bel tempo.
Si possono assaggiare vari tipi di pane, come ad esempio l'Ur-Paarl della Val Venosta, presidio Slow Food altoatesino e il forse più famoso Schüttelbrot, del quale vi ho già parlato altre volte, e vedere come vengono prodotti ancora oggi, secondo la tradizione e conoscere di persona i produttori. Ovviamente si possono assaggiare le prelibatezze del territorio, sia i classici piatti tradizionali che alcuni, rivisitati in occasione della festa...tutti veramente buoni! 
Il mercato viene organizzato in piazza Duomo, a Bressanone (BZ) ogni anno, il primo fine settimana di ottobre. L'anno prossimo ci sarà un'edizione speciale, visto che la festa compirà 10 anni...se potete, vi consiglio di non perderla ;-)







Inoltre in Alto Adige è periodo di Törggelen, uno dei più popolari riti conviviali di questa zona. Il termine Törggelen deriva sia dal latino torquere che significa torcere, pressare, e si riferisce alla pressatura del mosto dopo la vendemmia, sia dalla parola torculum, torchio, l’antico strumento per la pigiatura dell’uva da cui si ottiene il mosto, il vino nuovo. Il mosto, dal basso contenuto alcolico e dall’alta concentrazione zuccherina, è, ieri come oggi, l’oggetto di un allegro pellegrinaggio da cantina a cantina, da maso a maso, per assaggiare e confrontare il migliore. Nell’occasione si dava naturalmente fondo a robuste merende a base di Speck, pane nero e frutti di stagione. Il più apprezzato era, naturalmente, la castagna,  che univa al piacere di assaggiare il mosto fresco quello di scartare le caldarroste in un’atmosfera di conviviale allegria. Negli ultimi decenni l'usanza di queste “castagnate” tra amici, ha decisamente varcato i confini delle case e delle Stuben private per contagiare le osterie e i ristoranti. Al successo di queste feste ha contribuito anche la riscoperta, all’inizio degli anni 70, dell’antica tradizione tirolese dei Buschenschänke che si sono presto scoperti luoghi ideali per il Törggelen.